IMPIANTI MESSA A TERRA

VERIFICA IMPIANTI MESSA A TERRA D.P.R. 462/01

Il DPR 462/01 si applica nelle attività dove c’è almeno un dipendente o una figura ad essa equiparata e disciplina le verifiche, degli impianti di terra, dei dispositivi di protezione contro i fulmini e degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione.

Ai sensi del DPR 462/01, art. 2, comma 2, per denunciare l’impianto di terra e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, il datore di lavoro deve inviare entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, la denuncia dello stesso, la dichiarazione di conformità all’INAIL e all’ASL/ARPA territorialmente competenti.

La denuncia degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione (ZONA 0, 1, 20, 21) deve essere inviata all’ASL/ARPA, che eseguirà la messa in servizio dell’impianto, rilasciando relativo verbale omologativo da inviare ad INAIL con relativo modello di denuncia dello stesso

L’INAIL, a partire dal 27 maggio 2019, ha messo a disposizione degli utenti l’applicativo CIVA, fruibile via internet, per la gestione informatizzata di diversi servizi di certificazione e verifica tra cui la denuncia degli impianti di messa a terra e la denuncia dei dispositivi di protezione contro 1e scariche atmosferiche. Occorre pertanto utilizzare il nuovo canale informatico e le imprese installatrici sono obbligate a consegnare ai datori di lavoro che presentano la denuncia tramite l’applicativo CIVA, la DICO in formato digitale firmata elettronicamente. (Rimane la possibilità di presentare la denuncia tramite lo sportello unico per le attività produttive laddove disponibile).

Si rammenta che l’INAIL effettua verifiche a campione sugli impianti denunciati, a titolo oneroso per il datore di lavoro. Se l’impianto viene inserito nel campione di verifica, il datore di lavoro riceve un’apposita notifica via mail. La verifica a campione effettuata dall’INAIL non influisce sulla periodicità delle verifiche periodiche effettuate ai sensi del DPR 462/01 dall’ASL o da un Organismo abilitato.

La periodicità delle verifiche è stabilità dal DPR 462/01 ed è quinquennale per gli impianti installati in ambienti ordinari e biennale per gli impianti installati nei cantieri, nei locali adibiti ad uso medico, negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio.

Il D.P.R. 462 del 2001
obbliga i datori di lavoro a effettuare la verifica periodica :

su tutti gli impianti
di messa a terra

sui dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche

impianti elettrici
in luoghi con pericolo
di esplosione

LA NOSTRA PROCEDURA

  • ANALISI

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  • VERIFICA

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DOMANDE FREQUENTI

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  • CHI PUO´ EFFETTUARE LE VERIFICHE DI MESSA A TERRA?

    Le verifiche sono possono essere effettuate da organismi abilitati dal Ministero dello Sviluppo Economico, ASL o ARPA regionali. I controlli periodici effettuati da installatori e manutentori di impianti elettrici sono importanti e utili hai fini della sicurezza, ma non valgono ai fini dell´adempimento del D.P.R. 462/01

  • QUANDO DEVO FARE LA VERIFICA?

    Le verifiche sono periodiche e devono essere fatte ogni 2 o 5 anni. Le verifiche a 2 anni sono per gli impianti in luoghi con pericolo di esplosione, per gli impianti installati nei cantieri, nei locali medici e negli impianti MARCI ( Maggior rischio in caso d´incendio)

NOVITA’ IMPORTANTI

Si informa che sulla G.U. n. 305 del 31/12/2019 è stato pubblicato l’art. 36 del decreto-legge 30/12/2019 n.162 “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica”, ratificata da Legge n°8 del 29/02/2020, che aggiunta all’art. 7 bis al DPR 462/01.

L’art. 7 bis apporta le seguenti novità (omissis):

  1.  L’INAIL ha l’incarico di predisporre e mantenere una banca dati informatizzata delle verifiche;
  2. Il datore di lavoro comunica tempestivamente all’INAIL, per via informatica il nominativo dell’organismo che ha incaricato di effettuare le verifiche periodiche e straordinarie previste dal DPR 462/01;Tale comunicazione avverrà sul portale INAIL-CIVA, tuttavia poiché attualmente il portale non è del tutto operativo per far fronte a quanto sopra, la comunicazione dovrà avvenire a mezzo PEC. (La denuncia avverrà dopo aver svolto la Verifica)
  3. L’organismo incaricato dal datore di lavoro ad effettuare alla verifica corrisponde a INAIL una quota pari al 5% della tariffa definita dal decreto di cui al comma successivo.
  4. Le tariffe che l’organismo incaricato applica sono quelle individuate dall’ISPELS il 07/07/2005 e pubblicate sul supplemento ordinario n. 125 della G.U. n. 165 del 18/07/2005 e s.m.i.

Gli organismi abilitati sono pertanto, per legge, obbligati all’applicazione del sopracitato tariffario dal 01/01/2020 e non è prevista la possibilità di applicare modifiche alle tariffe.

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